Songino, soncino, valeriana, valerianella, gallinella, lattughella, dolcinella, grassagallina… altolà! Di nomi ce ne sono veramente tanti, ma stiamo parlando sempre dello stesso prodotto: la morbida e croccante insalatina invernale dalle foglie verde smeraldo.
Oggi scopriamo come conservare la valeriana al meglio, così da non intaccarne le proprietà organolettiche.
Cosa fare appena acquistato o raccolto dall’orto?
Il songino, come tutte le insalate, deve essere innanzitutto pulito con cura, per eliminare tutti i residui di terra, sabbia o eventuali insetti, ed evitare un deperimento troppo veloce.
Come altri ortaggi della famiglia delle Cicorie, la valeriana è infatti piuttosto delicata e resiste solo qualche giorno in frigorifero, a meno che non sia acquistata già lavata. Questo genere di confezioni, industriali, crea infatti un’atmosfera, all’interno del sacchetto, che preserva maggiormente il prodotto.
Come pulire e conservare la valeriana
I passaggi sono pochi, ma quando il prodotto è molto fresco (arriva dal tuo orto o direttamente dal contadino) potrebbe richiedere un po’ di tempo.
- Elimina le radici e tutte le foglie marce o leggermente ingiallite.
- Metti in ammollo e sciacqua, fino a che l’acqua non risulterà totalmente pulita (potrebbero volerci anche 4-5 risciacqui).
- Asciuga la tua insalata con un panno pulito in cotone.
- Conserva in frigorifero, usando un sacchetto DuraDiPiù.
Perché questo e non altri sacchi frigo? Semplice: DuraDiPiù è stato progettato per conservare ancora più a lungo la verdura, rallentando la formazione di umidità all’interno.
Purtroppo oltre al frigorifero e al brevissimo termine, non esistono altri modi per conservare il songino: è infatti altamente sconsigliato congelarlo o essiccarlo.
Come utilizzare il songino in cucina
Come anticipato, il songino non si presta all’essiccazione: in aggiunta a ciò è anche poco resistente alla cottura. Tuttavia può essere saltato velocemente, per preparare creme (da abbinare al pesce) oppure per essere aggiunto a vellutate.
L’utilizzo principale sono le insalate invernali: il suo sapore, più delicato rispetto alla lattuga, si presta bene all’abbinamento con ingredienti dal gusto più spiccato, come pere, melagrana o arancia.
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