Il cavolfiore è uno dei tipi di cavolo più comuni in Italia, si trova facilmente soprattutto nei mesi invernali ed è noto per le sue proprietà antiossidanti, oltre che per il suo bassissimo contenuto calorico.
Ma come conservare il cavolfiore? Seguendo i nostri consigli, sarà facilissimo!
Come congelare il cavolfiore
Ti starai chiedendo se questo ortaggio può essere congelato. Ebbene sì, il trucco per mantenerne intatto il sapore e le proprietà è una leggera precottura.
Dunque inizia eliminando le foglie esterne, poi lavalo accuratamente per eliminare ogni impurità. A questo punto suddividilo in cimette e immergilo per circa tre minuti in acqua bollente, per poi passarlo rapidamente in acqua fredda e ghiaccio, così da bloccare il processo di cottura.
Dopo averlo asciugato bene con l’aiuto di un canovaccio, riponilo nei sacchetti per congelatore. In questo modo potrai conservarlo in freezer fino a un massimo di 12 mesi.
Come conservare il cavolfiore al naturale
Se invece preferisci conservarlo già cotto, così da averlo pronto all’uso per le tue ricette, la migliore soluzione è la conservazione al naturale.
Anche qui il primo passo è la pulizia e la suddivisione in cimette. In questo caso, dopo aver fatto bollire il cavolfiore in acqua salata, potrai richiuderlo all’interno dei barattoli di vetro insieme all’acqua bollente e un po’ di succo di limone.
Infine, sterilizza il tutto per circa 20 minuti, proprio come si fa con le conserve.
La conservazione in agrodolce
Un’idea più sfiziosa è la conservazione in agrodolce. Dopo aver pulito il cavolfiore, versa in una pentola dell’olio di semi e dell’aceto, insieme a zucchero, sale e origano. Tuffa in questa soluzione le cimette e lasciale bollire per un paio d’ore.
A questo punto puoi riporre il cavolfiore nei vasi di vetro sterilizzati, seguendo lo stesso procedimento della conservazione al naturale.
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