Conservare la melagrana con Virosac

Siamo nel cuore della stagione autunnale e cosa c’è di meglio di un buon succo di melagrana per cominciare la giornata? Questo frutto, che cogliamo dal melograno, ha origini antichissime. Il nome melagrana deriva dal latino e significa letteralmente “mela con semi”.

La melagrana appartiene alla famiglia delle bacche ed è un frutto che noi tradizionalmente associamo ai primi freddi di ottobre e alla nebbia novembrina.

Questi alberi dalla forma stranissima, con i rami che si inerpicano faticosi sin quasi dal terreno sfidando la forza di gravità, danno vita a uno dei frutti più caratteristici della stagione.

Il legno del melograno appare sempre molto vissuto, diversamente dalle foglie che sono di un verde scintillante. E, nel mezzo, questi frutti dalla buccia estremamente dura e coriacea, con un colore che, a seconda delle qualità, può tendere al rosso rubino o al giallo.

Quando si raccoglie la melagrana?

Capire quando è l’ora perfetta per cogliere una melagrana non è così complicato, fidati. Maggiore sarà la vivacità del colore della buccia, più sarà vicina l’ora della raccolta.

Un aspetto che differenzia la melagrana dagli altri frutti è che, a maturazione avvenuta e magari causa eccesso di umidità, quando ancora è appesa all’albero tende a spaccarsi.

Ma non preoccuparti! Questo non ne influenza il consumo, a patto che ci sia una verifica sul fatto che non sia stata intaccata da agenti esterni.

Come conservare la melagrana
Lo sapevi? La melagrana ha esattamente 613 chicchi!

Come si conserva?

Non diversamente dai cachi, la melagrana è un frutto il cui processo di maturazione continua anche quando non è più attaccato all’albero.

Puoi insomma farla maturare in un luogo non troppo umido senza problemi, magari in compagnia di qualche mela o pera, per aiutarne e accelerarne il processo.

A maturazione raggiunta, tende a mantenere le sue caratteristiche se consumata entro 7 giorni, a patto che sia conservata a temperatura ambiente.

Se invece decidi di tenerla in frigo, i tempi si allungano sensibilmente (e ancora di più se usi il nostro sacchetto frigo Duradipiù, che garantisce – grazie alla sua speciale composizione – un estensione del mantenimento e salvaguardia dei principi nutritivi del frutto).

Se scegli di conservare la melagrana in freezer, ti consigliamo di fruirne entro 3 mesi.

Come mangiare la melagrana?

Hai 613 (tanti ne contiene una melagrana, non uno di più, né uno di meno) chicchi rossi da usare e non sai che farne? Beh, ecco qualche pratico consiglio! Hai voglia di una scorta purissima di vitamina C, B (e magari pure un po’ di potassio)?

Niente di meglio che spremere i chicchi con un semplice spremiagrumi, ne otterrai un delizioso succo (mettici magari un pochino di zucchero, altrimenti sarà probabile l’effetto astringente del frutto).

Se vuoi depurarti da una cena un po’ troppo pesante, quel fa al caso tuo è un’ottima insalata di cereali puntellata da chicchi di melagrana (ne conferiscono uno sprint sinceramente inaspettato), o una gustosissima macedonia con la frutta di stagione, la cui zuccherosità viene stemperata dall’acidulo del frutto. Mettici dentro tutto quel che puoi, coi kiwi in prima linea!

Proprietà della melagrana

Uno dei pregi del frutto del melograno è indubbiamente quello di concorrere a rinforzare le difese immunitarie.

In una stagione dove sono frequenti gli sbalzi di temperatura (e quindi il rischio di prenderti un raffreddore), questo frutto è un aiuto fondamentale all’organismo nel predisporre tutte le difese necessarie contro gli agenti esterni.

Recentemente è stato inoltre dimostrato come i suoi chicchi aiutino le pareti intestinali e limiti il rischio di malattie come il morbo di Chron e coliti.

Non bastasse: innumerevoli sono gli effetti anti-age e antiossidanti, regola i livelli del colesterolo e costituisce un valido aiuto, grazie alla sua caratteristica antinfiammatoria, nella prevenzione tumorale.

Di motivi te ne abbiamo dati abbastanza, no? Lunga vita alla melagrana!

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