
Il colore rosso sgargiante dei peperoncini è tipico dell’estate: non trovate che la loro pianta riesca a dare un tocco vacanziero anche al giardino più triste?
Che si tratti di calabresi o di japapeño, di cayenna o di habanero, questo è il periodo ideale per farne scorta: scoprite tutti i nostri consigli per conservare il peperoncino in modo semplice ed efficace!
Come conservare il peperoncino in freezer
Surgelare è come sempre la via più semplice, anche se in questo non è la più comune.
Potete congelare i vostri peperoncini interi oppure già tagliati, il tutto dipende da come li vorrete riutilizzare in un secondo momento.
In generale il processo è molto semplice: lavate i vostri peperoncini accuratamente, asciugateli e conservateli poi in freezer, utilizzando le apposite buste (come Sacco Frigo Virosac!). Se avete deciso di conservarli a pezzi, l’ultimo passaggio andrà diviso in due fasi: un primo congelamento di circa un’ora su un piatto, un secondo a lungo termine per mesi.
Ricordatevi sempre di eliminare l’aria il più possibile dall’interno delle buste, perché è questa il più grande nemico della conservazione.
Come essiccare il peperoncino
I peperoncini secchi (o essiccati che dir si voglia) sono un classico della tradizione culinaria italiana. Esistono diversi metodi di essiccazione, più o meno apprezzati dai puristi, il cui risultato è diverso. Oggi ve ne indichiamo alcuni: scegliete quello che preferite e che si adatta meglio alle vostre esigenze, soprattutto a livello di tempo!
- Essiccare i peperoncini appesi
È il metodo più conosciuto al mondo: non pensate subito alla Sicilia o alla Calabria quando vedete il grappolo di peperoncini appesi?
Legate i piccioli con uno spago, appendete un chiodo al muro e fissate il tutto: sarà il tempo (qualche mese) a fare il suo corso.
Attenzione però: è fondamentale che si tratti di un ambiente ventilato e – soprattutto – asciutto. Insomma, non è il metodo più indicato per noi abitanti del Triveneto (e nello specifico della Pianura Padana). - Peperoncini seccati al sole
Si dice che questo metodo li renda più dolci, anche se altrettanto piccanti.
Disponete i peperoncini su una griglia e posizionatela al sole, in un luogo ben ventilato. Ricordatevi di coprirli con un canovaccio durante la notte (per evitare assalti da insetti e simili). In 3-4 giorni, in base al meteo, i vostri peperoncini essiccati saranno pronti. - Essiccare i peperoncini al forno
Si tratta del metodo più “odiato” dai puristi, perché parte degli aromi scompaiono in questo modo. Il vantaggio sta però nella tempistica, decisamente più ridotta.
Tagliate i peperoncini, disponeteli su una teglia e cuoceteli per circa 6 ore a 50°C (se il forno è ventilato) oppure a 60°C (se il forno è statico).
Il peperoncino essiccato che avrete preparato potrà poi essere conservato in un barattolo oppure polverizzato e utilizzato per aromatizzare i vostri piatti in modo velocissimo.
Ricette alternative per conservare il peperoncino
Trattandosi di un’aroma molto utilizzato, sono veramente tantissime le ricette a base di peperoncino, spesso create per conservarlo al meglio ma con un pizzico di gusto in più.
Ecco qualche idea:
- Peperoncino sott’olio – Il metodo è similare a quello che vi abbiamo spiegato per melanzane e zucchine, e richiede come sempre l’utilizzo di olio, aceto bianco e tanta pazienza. Le ricette specifiche sono infinite: scandagliate la rete e scegliete quella che vi ispira di più!
- Olio al peperoncino – Aromatizzare l’olio è una pratica molto comune, soprattutto con le erbe aromatiche. Per la versione al peperoncino è sufficiente lasciare i frutti in infusione almeno 48 ore nella bottiglia dell’olio, interi o tagliati a piacimento.
- Sughi e conserve – All’arrabbiata, alla diavola, alla Sciué Sciué… impossibile elencare tutte le gustosissime ricette a base di peperoncino.
- Marmellata di peperoncino – Curiosi? Noi abbiamo provato questa ricetta!
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