
Per chi come me è cresciuto nella zona di Montebelluna o nei paesi limitrofi, il Montello è una sorta di amico silente, un punto fermo del paesaggio e di molte tradizioni: è il luogo perfetto per la “scampagnata” di Pasquetta o la grigliata del 25 aprile, o più semplicemente per un pranzo della domenica in uno dei molti agriturismi.
Ma il Montello è anche la meta ideale per una giornata all’aria aperta, grazie ai sentieri immersi nella natura da percorrere a piedi o in bicicletta.
Partiamo dal principio: il Montello è una piccola collina di terra rossa, di forma ellittica, che si erge dalla pianura circostante in provincia di Treviso.
A nord è costeggiato dal fiume Piave, costretto proprio dal Montello a deviare il suo percorso per aggirarlo, mentre a sud scorre un canale artificiale. Una dorsale lo attraversa per 15 chilometri in direzione est/ovest, mentre le 21 strade che vanno da nord a sud vengono chiamate “prese” e sono identificate con un numero progressivo, a partire da Nervesa.
La fama del luogo è dovuta al fatto che questo è stato prima il bosco da cui la Serenissima attingeva il legname necessario ai cantieri veneziani, e in seguito teatro di scontri sul finire della Grande Guerra – storia di cui si può avere testimonianza soprattutto nel sentiero dei bunker.
Tra i sentieri più interessanti che si possono percorrere per scoprire il territorio del Montello, ve ne consiglio 3:
-
Sentiero dei Bunker o Brigata Lucca
Un itinerario sulle orme della Grande Guerra che permette di visitare, oltre ai paesaggi del fiume Piave, anche i bunker utilizzati nel corso degli scontri del 1917-1918.
Il sentiero parte dalla Chiesa di Santa Croce a Nervesa della Battaglia e conduce fino alla grotta del Tavaran Grando, la più grande di quest’area: lungo il percorso si incontrano diversi bunker in cemento armato, costruiti dai soldati solitamente come postazioni di vedetta o per le mitragliatrici, ma anche altri luoghi legati alla Grande Guerra come Casa de Faveri, che fu adibita a ospedale dalle truppe austro-ungariche.
-
Sentiero della Certosa
Il sentiero – ad anello tra le prese III e VII – conduce ai luoghi in cui sorgeva la Certosa del XIV secolo, fondata dove secondo la storia si trovava la Grotta dell’eremita San Girolamo.
Oggi purtroppo non resta nulla dell’edificio, ma le testimonianze dell’epoca parlano di un complesso imponente, con 5 chiostri, una chiesa e celle per i frati. Lungo il percorso alcuni pannelli indicano i nomi della flora presente, fino ad arrivare allo stagno naturale detto “Busa delle Rane” poiché popolato da molti di questi anfibi.

Foto @ Pro Loco di Nervesa
-
L’anello del Montello
Se avete a disposizione una bicicletta – o se ne noleggiate una per l’occasione – il sentiero più classico è l’anello che gira tutto intorno al Montello: un itinerario quasi completamente pianeggiante e adatto quindi anche ai meno sportivi, lungo in totale 33 chilometri e molto interessante anche da un punto di vista paesaggistico.
Si può partire da Montebelluna oppure da Nervesa della Battaglia sul lato opposto, costeggiando a nord il fiume Piave e cercando a sud la piccola strada lungo il canale artificiale – in modo da evitare la trafficata Statale.
Lungo il percorso non perdetevi un paio di piccole deviazioni per l’Abbazia di Sant’Eustachio, monastero benedettino abbandonato nel Cinquecento di cui oggi restano delle suggestive rovine, e per il vicino Sacrario di Nervesa, che offre oltre a una mostra dedicata alla battaglia del Solstizio una bellissima vista panoramica sul fiume Piave.
Lascia un commento