
Non solo in Trentino Alto Adige ci sono bellissimi (e freschi) canyon da visitare: in Veneto e più precisamente in provincia di Belluno esistono percorsi altrettanto suggestivi, come quelli di Brent de l’Art, scavati nella roccia dal torrente Ardo nella Valbelluna.
I canyon si sono formati migliaia di anni prima di Cristo a causa dell’opera di erosione dell’acqua e oggi sono tra i paesaggi più affascinanti nella regione, nonostante per lungo tempo siano stati quasi sconosciuti.
Come visitare i Canyon di Brent de l’Art
L’escursione ai Brent de l’Art è piuttosto semplice e non richiede un particolare allenamento, ma regala una vista spettacolare. In auto, da Trichiana si raggiunge il piccolo paese di Sant’Antonio Tortal, dove seguendo le indicazioni per il campo sportivo si trova il parcheggio da cui inizia il sentiero.
Si cammina in discesa per circa un quarto d’ora prima di individuare i canyon da un ponte panoramico.
La caratteristica più interessante di Brent de l’Art è la colorazione particolarissima: nel corso di varie ere geologiche si sono infatti formati strati di roccia differente, che l’erosione dell’acqua ha poi messo in evidenza scavando i canyon. I colori vanno dal bianco al rosso fino al verde, a seconda della composizione e dei minerali presenti, e regalano un colpo d’occhio incredibile.
Inutile dire che l’escursione ai canyon di Brent de l’Art è perfetta per tutti gli appassionati di fotografia, che qui potranno trovare uno scenario unico da immortalare.
I più allenati possono anche pensare di percorrere alcuni tratti del torrente dove l’altezza dell’acqua lo consente, ma è bene avere le giuste calzature e attrezzature per non rischiare incidenti.
Per lungo tempo questo spettacolo di roccia colorato è rimasto sconosciuto ai più, ma pare che quest’estate abbia registrato un numero record di visitatori. La nuova popolarità di Brent de l’Art si tradurrà probabilmente in un maggior numero di parcheggi disponibili, mentre il comune si è già adoperato per la messa in sicurezza del sentiero.
In progetto ci sono inoltre la creazione di una seconda passerella pedonale e di un centro visite, così come la predisposizione di segnaletica e pannelli informativi per far godere al meglio l’escursione a questa meraviglia creata dalla natura.
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