Tutti voi sapete dove buttare la classica buccia di banana o il torsolo di una mela. Se invece avete a che fare con un fazzoletto sporco o la bustina del tè, siete sicuri di non avere dubbi?

Rifiuti organici: cosa gettare nel cassonetto dell’umido

Sapete esattamente cosa si può buttare nel bidone dell’umido organico?

Sono rifiuti organici:

  • avanzi di cucina
  • fazzoletti e tovaglioli sporchi
  • fondi del caffè
  • filtri del tè
  • materiali biodegradabili

Nel cassonetto dei rifiuti organici potete buttare scarti e avanzi di cucina, crudi o cotti. Così come gli alimenti scaduti, purché senza imballaggio: ricordatevi di controllare sempre l’eventuale presenza di altri materiali!

Vanno gettati nell’umido anche i fazzoletti e i tovaglioli sporchi, ma solo se privi di stampe, i fondi del caffè e i filtri del tè (per questi ultimi ricordate sempre di eliminare il talloncino in carta, che andrà differenziato diversamente).

Nel caso dobbiate usare stoviglie usa-e-getta, sceglietele in materiale biodegradabile e compostabile certificato: in questa maniera potrete riciclarle con i rifiuti organici.

Per il verde dovete invece riferirvi alle direttive del vostro Comune. Nel caso di piccole foglie o petali di fiori non preoccupatevi: vanno sempre gettati nell’umido!

La vellutata di verdura è un ottimo esempio di ricetta anti-spreco!

Un passo indietro: stop agli sprechi

Prima ancora di differenziare, cercate sempre di evitare gli sprechi. Il mondo della cucina è governato dalla fantasia e ci sono tantissime ricette che permettono di utilizzare gli avanzi e renderli piatti veramente gustosi.

Controllate inoltre sempre lo stato di conservazione dei cibi in frigorifero e in dispensa: in questo modo saprete sempre cosa mangiare prima, evitando di sprecare il cibo.

La guerra allo spreco inizia però già al supermercato: controllate le date di scadenza degli alimenti ed evitate acquisti d’impulso, solitamente superflui.

 

Scegliete il sacchetto giusto

I marchi “Ok Compost” e “CIC” garantiscono che i sacchetti Virosac siano biodegradabili e compostabili secondo la norma UNI EN 13432. Una precauzione in più?

Accertatevi sempre di chiudere bene il vostro sacchetto, onde evitare la fuoriuscita di materiale.

Che dire, invece, del contenitore? Per far sì che non si formino subito cattivi odori, usate dei recipienti con fori per favorire l’areazione ed evitare quindi la formazione di liquidi.

 

Il circolo virtuoso del compostaggio

Il compostaggio può essere effettuato sia in siti industriali, chiamati “impianti di compostaggio”, sia a casa, col cosiddetto “compostaggio domestico”.

Cosa fare in quest’ultimo caso? Riciclate i vostri rifiuti organici, in giardino o nell’orto, in modo semplice e conveniente! Dall’umido organico, attraverso un processo di degradazione naturale, potete ricavare il compost-fai-te, quel terriccio fertilizzante ideale per i vostri prati e orticelli. Così farete ciò che la natura fa da sempre: riciclare il materiale organico, restituendolo in forma di humus.

Ora che non avete più dubbi, buona raccolta differenziata!

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