
È stata pubblicata la seconda edizione di “Isole sostenibili”, il rapporto dell’Osservatorio sulle isole minori del nostro partner Legambiente, dal titolo “Le sfide per le isole minori italiane e le buone pratiche dal mondo”.
Lo scopo dello studio
Con questa indagine, Legambiente si prefigge di capire in che modo 20 isole minori italiane stanno affrontando diverse problematiche di inquinamento ambientale e risparmio energetico.
Le isole che sono state oggetto dello studio sono: Alicudi, Capraia, Capri, Favignana, Filicudi, Isola del Giglio, Isole Tremiti, Lampedusa, Levanzo, Linosa, Lipari, Marettimo, Panarea, Pantelleria, Ponza, Salina, Stromboli, Ustica, Ventotene e Vulcano.
Sono stati posti tre obiettivi: l’individuazione di un modello energetico basato solamente su fonti rinnovabili; la gestione di rifiuti con un efficiente sistema di raccolta differenziata; l’elaborazione di un modello virtuoso di gestione delle risorse idriche.
Come raggiungere gli obiettivi?
Per affrontare i problemi di sostenibilità ambientale di queste isole minori, la proposta di Legambiente è un’azione su due livelli.
A livello statale, creare una cabina di regia presso il Ministero dell’Ambiente, in modo da accompagnare ogni isola alla realizzazione di questi obiettivi.
A livello locale spronare ogni isola all’elaborazione di un piano per il clima e la sostenibilità ambientale, così da individuare le migliori soluzioni per raggiungere un modello energetico basato sulle rinnovabili e per una gestione dell’acqua e dei rifiuti che possa essere davvero circolare.
Isole sostenibili nel mondo
Per trovare la soluzione migliore a un problema, è importante prendere esempio da chi questo problema lo ha già risolto.
Ecco perché nel rapporto di Legambiente un’ampia sezione è dedicata agli esempi di 32 isole virtuose del resto del mondo, che hanno raggiunto ottimi risultati grazie alla valorizzazione delle loro risorse naturali e al rinvigorimento dell’economia locale, coinvolgendo sempre le comunità residenti.
Gli esempi più interessanti
- El Hierro, la minore tra le isole Canarie, è la prima isola al mondo che è riuscita a ottenere un’autonomia sia idrica che energetica.
- Eigg, nell’arcipelago britannico delle Ebridi, grazie a un mix di impianti per fonti rinnovabili, è autosufficiente già da un decennio.
- Samso, nel Mar Baltico, riesce a sostenere con fonti rinnovabili il 100% dei suoi consumi energetici e addirittura a produrre energia in più, sfruttata dal continente.
- L’arcipelago di Capo Verde ora copre un quarto del suo fabbisogno energetico con fonti rinnovabili.
- Lakeba, Kadavu e Rotuma, tra le aree più sottosviluppate delle Fiji, riescono a coprire la metà della loro esigenza energetica con l’energia solare.
Per approfondire l’argomento, l’intero dossier è disponibile online.
In copertina foto di Greenreport.it
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